“La
bella addormentata nel bosco”,
uno dei titoli più prestigiosi
del balletto, è in scena
al Teatro dell’Opera da giovedì
19 maggio, e sta riscuotendo un
grande e meritato successo. Prestigioso
il cast formato di tante stelle:
Carla Fracci nel ruolo
della cattiva Fata Carabosse, Lisa-
Maree Cullum, Laura Comi,
Larisa Lezhnina, Gaia
Straccamore, Giuseppe Picone,
Andrian Fadayev, Tamas
Nagy, Myriam Ould-Braham,
Anjella Kouznetsova, Viviana
Melandri, Emmanuel Thibault,
Riccardo Di Cosmo, Fabio
Grossi. E dunque vedere uno
spettacolo di questa caratura artistica
è un occsione da non perdere.
"La bella addormentata
nel bosco", balletto in un
prologo e tre atti, musica di Pëtr
Il’ic Cajkovskij,
ispirato alla fiaba La Belle
au bois dormant di Charles Perrault,
è considerato la massima
espressione della cultura zarista
del XIX secolo. E’ un allestimento
del Teatro dell’Opera del febbraio
2002 che vede come protagonisti
nel ruolo della principessa
Aurora, la canadese
Lisa-Marre
Cullum e
Larisa Lezhnina,
nonché le italiane Laura
Comi e Gaia
Straccamore. Nel
ruolo del Principe
Giuseppe Picone,
Andrian Fadayev e l’ungherese
Tamas Nagy.
Carla
Fracci interpreterà
il ruolo della fata “cattiva”,
la fata Carabosse.La
coreografia è del canadese
Paul
Chalmer da Marius Petipa
e le scene e i costumi di Aldo
Buti. Direttore
d’orchestra Andriy
Yurkevych. La bella
addormentata nel bosco è
il capolavoro assoluto di Marius
Petipa (1818-1910).
La prima ebbe luogo al Teatro Marijnsky
di San Pietroburgo nel 1890. Attraverso
la vasta conoscenza coreografica
di Paul
Chalmer, la direzione
del ballo del Teatro dell’Opera
di Roma si propone di restituire
il famoso balletto di Cajkovskij
nella versione coreografica
più vicina a quella originale
di Petipa: pur essendo necessario
qualche taglio alla copiosa partitura
ciaikovskiana, non sarà tagliato
alcun tema, ma solo certe ripetizioni
musicali. Carla
Fracci, che dirige
il
Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera
dal novembre 2000,
danza nel ruolo dell’irata
fata Carabosse e
fa in modo che la principessa Aurora
si punga con il fuso che la condurrà
in un sonno lungo cento anni. Il
re Florestano
e la regina festeggiano la nascita
della principessa
Aurora. Alla festa
partecipa la Fata
dei Lillà
con il suo seguito di fate, ciascuna
delle quali reca un dono alla neonata.
Irrompe la malvagia fata Carabosse,
furiosa per non essere stata invitata
e, curva sulla culla di
Aurora, ne predice
la morte a causa di una puntura
di ferro da maglia. La Fata dei
Lillà la allontana e promette
la sua protezione alla neonata,
ma il re, preoccupato, vieta per
editto l'utilizzo dei ferri da maglia
in tutto il suo regno, pena la morte.
Sedici anni più tardi, si
festeggia il compimento della maggiore
età della principessa. Ospiti
importanti e pretendenti convergono
a palazzo dai quattro angoli del
mondo. Aurora
danza con tutti,
ma non concede a nessuno i suoi
favori. Una vecchia le dona un mazzo
di rose e Aurora volteggia felice
nel valzer ma, improvvisamente,
punta da un ferro acuminato nascosto
nel mazzo,
perde le forze e si accascia a terra.
La vecchia si rivela essere la perfida
Carabosse
che, per sottrarsi alle guardie
che si gettano su di lei con le
spade sguainate, scompare. La
Fata dei Lillà
non può annullare l'incantesimo,
ma può alleviarne le conseguenze.
Aurora non è morta, ma è
solo in catalessi. La bacchetta
magica della Fata dei Lillà
fa allora sprofondare tutto il regno
in un sonno secolare. Sono passati
cent'anni e il principe
Desiré, con
il suo seguito, è a caccia
nel bosco. Quando rimane solo, gli
appare la Fata dei Lillà,
che evoca la figura di Aurora. Affascinato,
il principe corre verso di lei,
ma Aurora scompare, lasciandolo
con uno struggente desiderio di
rivederla. Insieme alla Fata, il
principe si dirige in barca verso
il castello addormentato, circondato
dal bosco silenzioso, nel cui intrico
si vedono appena le torri del palazzo
reale. Il parco ormai incolto è
il regno della Fata
Carabosse, che impedisce
a chiunque di raggiungere il castello
ma, di fronte alla Fata dei Lillà
e al principe Desiré, i suoi
malefici si rivelano impotenti.
Con un bacio, Desiré
risveglia Aurora
e, con lei, tutto il reame. Incantato
dalla sua bellezza, Desiré
ne chiede la mano al re e alla regina.
Si celebra il fastoso matrimonio
di Aurora e Desiré. Tra i
numerosi invitati vi sono i personaggi
delle fiabe: la principessa Florina
e l'Uccello
Azzurro, il Gatto
con gli Stivali
e la Gattina
Bianca, il Lupo
e Cappuccetto
Rosso. Anche le
Fate
dei Brillanti, degli
Zaffiri,
dell'Oro
e dell'Argentoo
salutano e rendono omaggio agli
sposi.
ALTRE NOTIZIE UTILI
Tra le rappresentazioni
de La bella addormentata nel Bosco
a Roma: ebbe al sua prima edizione
integrale a Roma con la coreografia
di
Boris Romanov il
24 aprile 1954, con i complessi
del Teatro dell’Opera; interpreti
principali Attilia
Radice e
Guido Lauri; ottobre
1954 con Margot
Fonteyn e Frederick
Ashton; 1958 coreografie
di
Boris Romanoff e
Attilia Radice;
1965 con Carla
Fracci nel ruolo
principale; 1978 e 1998 scenografie
di Beni
Montresor, con Roberto
Bolle, e nel 2002
il debutto dell’attuale spettacolo.
Coreografia
di Paul Chalmer, da Marius
Petipa; Scene e Costumi di Aldo
Buti. Orchestra e Corpo di Ballo
del Teatro dell’Opera. Allestimento
del Teatro dell’Opera.
Prima rappresentazione: giovedì
19 maggio, ore 20.30 (turno A)