Grande
successo ha riscosso al Teatro dell'Opera
di Roma, La
Leggenda di Sakùntala,
l’opera più importante di
Franco Alfano, tratta da Kalidasa,
e andata in scena, in un nuovo allestimento,
dal 21 al 28 aprile con la Regia e la
Direzione di Gianluigi
Gelmetti, trasmessa in
diretta da Rai Radio Tre. La prima rappresentazione
fu proposta al Teatro Comunale di Bologna
il 10 dicembre 1921 con titolo La Leggenda
di Sakùntala. L’opera fu poi presentata
come novità per Roma presso il
Teatro Reale dell’Opera il 30 gennaio
1940. Direttore Tullio
Serafin, regista Carlo
Piccinato, scenografo Cipriano
Efisio Oppo, coreografo Aurel
M. Milloss. Tra i protagonisti
vocali Magda Olivero,
Renzo Pigni, Augusto
Beuf e Giuseppe
Taddei. Poiché la partitura
originaria fu creduta persa durante la
guerra, l’autore ne approntò una
nuova versione chiamata Sakùntala
e presentata con il nuovo titolo per il
Teatro dell’Opera nella stagione 1951/52,
sotto la direzione di Gianandrea
Gavazzeni, la regia di Livio
Luzzato con le medesime scene di
Oppo, le coreografie furono curate da
Boris Romanov
con, tra gli interpreti principali, il
celebre basso Giulio
Neri nel ruolo di Kanva. Recentemente
è stata ritrovata una partitura
originaria, per cui la versione che è
stata rappresentata quest'anno al Teatro
dell'Opera è quella del 1921, considerata
il capolavoro di Alfano.
E' un'opera densa di simbolismo, dal
linguaggio attuale e dalle raffinate ricerche
timbriche. E’ la storia di una tenera
fanciulla la cui splendida nudità
fa innamorare il leggendario re di un’India
immaginifica. Una musica sontuosa, lussureggiante
per una storia che avvolge e seduce. Magnifici
i costumi realizzati da Anna Biagiotti.
Maestro concertatore Direttore e Regista
Gianluig i Gelmetti.
Scene Maurizio
Varamo. Coreografia Amedeo
Amodio. Disegno Luci Vinicio
Cheli.
Interpreti principali
Sakuntala (Francesca
Patanè,
Olga Zhuravel),
Il Re (David
Rendall, Ivan Momirov), Priyamvada
(Elena Cassian, Mary Ann
McCormick), Anusuya
(Anna Rita Taliento, Claudia
Farneti), Kanva
(Orlin Anastassov)
e Durvasas
(Alessandro Guerzoni).
Orchestra e Coro
del Teatro dell’Opera.
ATTO I
E’ l’alba. Si odono in lontananza le voci
della caccia reale che si sta svolgendo
nella foresta. Il re Dusyanta, inseguendo
una gazzella, si allontana dal suo seguito
e giunge nei pressi di un eremo di anacoreti.
Gli eremiti lo supplicano di non uccidere
l’animale sacro; egli lo risparmia e concede
la sua protezione agli asceti, rimasti
in attesa del grande veggente Kanva, loro
capo da lungo tempo in pellegrinaggio.
Sakùntala, allevata da quest’ultimo,
custodisce il tempio aiutata da Priyàmvada
e Anùsuya. Il re vedendola se ne
innamora e le lascia un anello come suo
pegno d’amore prima di fare ritorno a
palazzo.
ATTO II
Presso l’eremo, Priyàmvada e Anùsuya,
dispongono per la celebrazione del rito.
Sakùntala, in attesa del re ed
assorta nel pensiero di lui lontano, non
apre le porte del tempio al potente
Durvasas
che furibondo la maledice: sarà
dimenticata dal suo amato, che non la
ricorderà fin quando non rivedrà
l’anello che le ha donato. Kanva, tornato
all’eremo, rivela a Sakùntala di
essere in attesa di un figlio, le chiede
di recarsi dal re ed annunciargli la notizia,
accompagnata da Harita e dal Giovane Eremita.
ATTO III
Interno del palazzo reale. Il re, ottenebrato
dalla maledizione, assiste a balli e cantilene.
Uno scudiero gli annuncia l’arrivo degli
eremiti che accompagnano una donna velata.
Il re, secondo la profezia, non ricorda
più nulla e non riconosce Sakùntala.
Ella vorrebbe mostrargli l’anello, simbolo
del loro amore, ma rendendosi conto di
averlo smarrito, si ritrae angosciata.
Viene condotto dalle guardie un pescatore
in possesso di una gemma regale trovata
nel greto di un fiume: l’anello di Sakùntala.
Vedendolo, il re riacquisisce la memoria
ed invoca il ritorno della fanciulla che
ormai si è gettata nello stagno
delle ninfe, scomparsa in una nube di
fiamma. Il re è annientato dal
dolore, ma da lontano la voce di Sakùntala
gli annuncia il suo perdono e gli affida
il figlio di un amore immortale, futuro
signore del mondo.
Il
nostro *VTSvideoclip*,
che si riferisce alla replica
del 22 aprile, sarà visibile
e scaricabile solo
per il tempo relativo
alla presente pubblicazione
mensile.

Responsabile
rapporti con la stampa e relazioni pubbliche
Anna
Dalponte
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Internet
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Le
fotografie di scena sono state gentilmente
concesse dal Signor
Corrado Maria Falsini
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di Roma
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