A
settembre nel ritornare anche quest'anno a Jesi
per un servizio sulla V edizione del Festival
Pergolesi-Spontini ho visitato nuovamente
questa città ricca di fascino, "a
misura d'uomo", dove lo sviluppo urbanistico
si è ben armonizzato con tanti tesori
d'arte, vestigia di una forte tradizione storica,
racchiusi dalla splendida e ben conservata cinta
muraria. Federico
II di Svevia, che vi nacque nel 1194,
una volta diventato Imperatore, favorì
indubbiamente
questo Comune che nel 1231 conobbe un periodo
di grande espansione economica che comportò,
di conseguenza, un raddoppio della popolazione,
la costruzione del palazzo del Comune e la ricostruzione
delle mura e della Cattedrale. Sotto la dominazione
pontificia Jesi fu sottoposta alle lotte interne
tra fazioni e fu contesa tra potenti Signorie
italiane: i Malatesta,
Braccio da Montone,
gli Sforza.
Con i suoi 40.000 abitanti oggi è uno
dei maggiori centri della provincia di Ancona
e delle Marche (da ricordare la produzione del
famoso Verdicchio dei
Castelli di Jesi) anche per
l'incremento
di iniziative culturali legate alle arti visive
e al teatro. Fulcro del sistema dei musei è
la Pinacoteca civica,
collocata nello splendido
Palazzo Pianetti, fatto costruire
dal marchese Bernardo
Pianetti dal 1748, secondo un progetto
attribuito a Domenico
Valeri, e che conserva un nucleo
pregevole di opere di Lorenzo
Lotto ,
eseguite
tra il 1512 e il 1535 per le chiese di S. Francesco
al Monte e S. Floriano, Vasi di Farmacia provenienti
dall'Ospedale di Jesi fondato dai Fatebenefratelli
nel 1742, e numerose opere d'illustri pittori
quali Pomarancio,
Carlo Cignali,
Giacomo del Po,
Antonino Sarti,
Cristoforo Unterperger.
Grazie al permesso concessomi dalla Direttrice
della Pinacoteca quest'anno, in aggiunta alle
foto presenti in questo file, scattate due anni
fa, mi è stato così possibile
girare un videoclip
della durata di 8 minuti per consentire a tutti
coloro dispongono di una linea
adsl o a fibra ottica di vedere dal vivo
tanti tesori d'arte. Un palazzo sontuoso, dunque,
che stupisce sin dallo scalone d'accesso al
Giardino e alla Galleria
degli Stucchi, ricca di scenografiche
decorazioni in marmo cui si alternano aerei
stucchi dai colori pastello ben armonizzati
con le tenui dorature del legno. La Collezione
d'Arte Antica della Pinacoteca si trova al primo
piano, nelle numerose sale, adiacenti alla Galleria
e ricche di affreschi e decorazioni. Esse nel
'700 furono protagoniste di feste organizzate
dalla Famiglia Pianetti. Al secondo piano invece
si può visitare la Galleria
d'Arte Contemporanea, collocata in
quelli che un tempo furono gli spazi più
intimi, ma sempre fastosi, della Famiglia Pianetti,
quali la sala Cafè
house e la camera da letto dove si
possono ammirare oltre ad opere del pittore
jesino Orfeo Tamburi,
alcune di Guttuso,
Sassu,
Vespignani,
Tassinari,
Cantatore,
Guidi e
di tanti altri ancora. Che dire a questo punto?
Un suggerimento a chi ama l'arte, la tranquillità,
la buona tavola ed il buon vino: una tappa a
Jesi gioverà al corpo e allo spirito!
MARIA
ROSARIA SANGIUOLO
Volete
entrare anche voi nel Palazzo Pianetti ? Un
semplice click sul nostro
videoclip che sarà visibile e
scaricabile solo per il
tempo relativo alla presente pubblicazione
mensile.

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