"Oggetti
Digitalmente Modificati" questo il
tema del convegno promosso dall’ADI Centro, e
svoltosi a Roma il 14 dicembre 2007 nella sede
di Architettura a Valle Giulia, in via Gramsci
53. E' stata una giornata di relazioni con un
panel di protagonisti della scena nazionale.
Tecnologia portatile e computer indossabili,
oggetti “smart”, domotica, mondi virtuali hanno
contribuito a rendere le relazioni individuali
e sociali sempre più ubique e complesse,
con la nostra presenza fisica sempre meno indispensabile.
Nella nostra società “liquida” diventa
sempre più normale poter svolgere diverse
attività contemporaneamente, con la sola
presenza virtuale, con differenti identità
e con la
crescente
diminuzione di relazioni interpersonali. Nel design
dell’interazione e delle interfacce, a nuove funzioni
immateriali, non sempre corrispondono invenzioni
formali espressive adeguate ai reali contenuti
innovativi degli oggetti. Il convegno, a cura
del Prof. Arch Carlo
Di Pascasio, delegato alla Formazione
ADI Centro, è stato aperto dal Prof. Arch.
Benedetto Todaro, Preside della Facoltà
di Architettura a Valle Giulia. A seguire i saluti
dell’ On. Guido Milana,
Presidente del Consiglio Regionale del Lazio,
dell’On. Enzo Foschi,
Vice Presidente Commissione Cultura Regione Lazio
dell’On. Edoardo del Vecchio,
Presidente Commissione Attività Produttive,
Provincia di Roma e del Prof. Arch. Stefano
Salvi, Presidente ADI Centro.
Ad animare la prima sessione dei lavori l’ing.
Roberto Vacca con
un intervento sugli oggetti virtuali: realtà
o illusione? A seguire Lorenzo
Imbesi sulla sperimentazione di scenari
comportamentali interattivi. Può l’ibridazione
delle nuove tecnologie coesistere con gli oggetti
e gli ambienti della vita quotidiana? L’intervento
del designer Alessandro
Spalletta ha tratto ispirazione dalla
Modernità liquida di Bauman: la trasformazione
liquido-solido è un processo reversibile?
Successivamente il designer Marzio Riboldi, Samsung
Design Milan, ha presentato il SAMSUNG YOUNG DESIGN
AWARD 2007 – SAGGEZZA DIGITALE, UN’ ESPERIENZA
RITUALE.
Ha concluso la prima sessione l’architetto Maurizio
Morgantini. La sessione pomeridiana, moderata
dall’architetto Arianna
Sodano, ha avuto come oggetto la discussione
su “ Villaggi mediatici, popolazioni e servizi.
Da Internet all’IPod: desideri, comportamenti,
sogni e nuovi miti” e ha visto gli interventi
del Prof. Arch. Renato Nicolini
sulle Visioni digitali, del Prof.
Arch. Benedetto Todaro sulle
Mutazioni etiche tra reale e virtuale, del
designer Vittorio Arenella
sulle Barriere elettroniche: il lato
oscuro di internet. L'argomento trattato
dall'Arch. Rosario Marrocco
è stato "oggettività e
soggettività sono due variabili intercambiabili?"
A chiuso il convegno il Prof. Francesco
Scalzitti: "se tutto ciò
che ci circonda può essere considerato
spazio scenico, come nasce e come si sviluppa
la modellazione digitale dello spazio circostante?"
ed il Prof. Arch. Paolo
Martegani con l’intervento ”reale e
virtuale: contaminazioni e mutazioni”.
E' stato un interessante appuntamento che ha
confermato il ruolo dell’ADI, che attraverso l’insegnamento
e l’educazione al progetto di design, fornisce
agli studenti i mezzi adeguati per individuare
i profondi cambiamenti socio-economici e tecnologici
in atto e per tradurli in atti di creazione, qualificando
il designer sia come portatore di rinnovata cultura
materiale, sia come interprete dell’immaterialità
della nostra epoca.
Il Convegno ha avuto il patrocinio ed il contributo
del Consiglio regionale del Lazio, della Provincia
di Roma e con la collaborazione di Samsung
e con Architettura a Valle Giulia (Università
La Sapienza di Roma)
Ufficio Stampa
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