Da sempre il prodotto italiano nei vari settori, cibo, automobili, design, moda, è sinonimo di qualità, buon gusto, stile di vita. Ma oggi, di fronte alle contraffazioni che si fanno sempre più sofisticate, è ancora possibile difendere il “100 per centoMade in Italy”? Ci ha pensato l’Istituto Tutela Produttori Italiani (ITPI) con la creazione del Premio Internazionale Raffaello 2010.
Duecentotrentadue sono state e segnalazioni provenienti da ben undici Paesi e otto i vincitori cui è stato assegnato il prestigioso riconoscimento: Luciano Barbera, Stefania Binetti, Carlo Chionna, Milena Gabanelli, Ciro Paone, Rocco Papaleo, Renzo Piano, Claudio Vagnoni.
In particolare Stefania Binetti, Responsabile dell’Ufficio Relazioni Esterne della Fondazione Alberto Sordi ha ricevuto il premio perché “ha raccolto degnamente il testimone lasciatole da Alberto Sordi e porta avanti il suo ruolo continuando ad abbracciarlo idealmente, sposandone la causa e tenendo sempre fede alla promessa fattagli. Un simbolo dell’Italia”.
A Claudio Vagnoni, visiting professor del Dipartimento di Design all’Università Yaditepe di Istanbul, il riconoscimento è stato assegnato per aver organizzato e coordinato scuole di design italiane all’estero sotto l’egida del Ministero degli Esteri come l’”Art and Design Center” di Valletta (Malta), il “Design Center” di Montevideo (Uruguay) con cui ancora collabora.
Renzo Piano, “Per aver mantenuto alta l’immagine del Made in Italy attraverso l’architettura, settore nel quale il Made in Italy da sempre rappresenta una eccellenza assoluta”.
Milena Gabanelli, giornalista, per “Azioni di trasparenza in ordine al made in Italy”. La mission del Premio è quella di coinvolgere e sensibilizzare il pubblico sul significato e l’importanza di valorizzare il genio del Sistema Italia, nella sua espressione più elevata.
MARIELLA VALDISERRI