21/01/2002



 


OMAGGIO ALLA MEMORIA DI
ENNIO FLAIANO
MAESTRO DELL'IRONIA E DEL PARADOSSO

 


Affascinante, toccante e nello stesso tempo divertente il modo in cui a Roma, nella "sua Roma", nei giorni scorsi è stato ricordato il grande scrittore, sceneggiatore e giornalista Ennio Flaiano, nato nel 1910 e scomparso nel 1972. La sera del 18 Gennaio 2002, il Teatro che porta il suo nome e dove negli anni '40 (quando si chiamava "Teatro Arlecchino") furono rappresentati "La donna nell'armadio", "La guerra spiegata ai poveri" e un abbozzo de "Il caso Papaleo" che diedero origine al "teatro tascabile", ha mandato in scena un delizioso spettacolo intitolato "Forse con il tempo conoscendoci peggio" (sarà replicato fino 24 Febbraio), ispirato da un aforisma che rappresenta Flaiano non solo come scrittore, intellettuale attento, graffiante, profondo conoscitore della psiche umana,di cui seppe descrivere le più svariate contraddittorietà,ma anche come acuto ed ironico osservatore del suo tempo e "precursore" del nostro per essere riuscito, complice anche il poliedrico uso della parola non imbrigliata da preordinati schemi mentali , a trattare in anticipo tematiche attuali ed a fotografare una società che si ripete sempre nei riti e nei costumi.
Io credo soltanto nella parola- scriveva Flaiano- La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo per me, è il senso dello scrivere.

Per rendere omaggio alla sua memoria, Rosetta Flaiano, vedova dello scrittore (come collaboratrice), Gianna Volpi (Adattamento teatrale), Rossana Patrizia Siclari (Regista), Tiziano Fario (Scene), Tina Nicoletta (Musiche originali), Gabriella Lo Faro (Costumi), gli attori Roberto Antonelli, Simona Ciammarucono, Alessandra Arcidiacono, Lamberto Dorigo, Alberto Mosca, Alessandro Scarletti, Ludovica Andò, Gaia Russo Frattasi, con la collaborazione di Rosetta Rota, vedova della dello scrittore, hanno realizzato quest'importante iniziativa nell'intento di contribuire alla costruzione di un Nuovo Progetto per la Cultura, finalizzato a neutralizzare la massificazione purtroppo sempre più imperante in questo campo. Prima dello spettacolo una conferenza stampa ha solennizzato l'evento e consentito ad ognuna delle personalità intervenute (Riccardo Pazzaglia e Giovanni Russo, entrambi giornalisti e scrittori, Marcello Veneziani, editorialista de "Il Giornale", Claudio Bucci, Presidente III Commissione Permanente Cultura della Regione Lazio, Dott.ssa Ivana Della Portella, Consigliere Co-munale, intervenuta con l'incarico di rappresentante del Sindaco Veltroni, il Dott. Rossi, Rettore dell'Università di Teramo e Rossana Siclari che cura la Direzione Artistica del Teatro Flaiano) di poter "raccontare" Flaiano dal proprio punto di vista. L'atto conclusivo è stato una medaglia d'argento del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi , data alla Sig.ra Rosetta Flaiano come testimonianza dell'affettuoso omaggio reso alla memoria di un eccezionale talento.

MARIA ROSARIA SANGIUOLO

"Note sulla ricerca e sull'adattamento del testo:
"FORSE COL TEMPO CONOSCENDOCI PEGGIO"

Bisogna tornare ai fondali carta
alle porte che non chiudono,
al suggeritore sotto la cupola,
alle luci della ribalta,
alla sonaglieria della carrozza in arrivo:
Bisogna vedere un pezzetto di pompiere tra le quinte.
All'alzarsi del sipario, due camerieri spolverano i mobili
e parlano dell'antefatto.
Lasciate andare avanti il cinema, avido di cose reali,
il Teatro deve essere falso e affascinante.
Nel Teatro si ritrovano i simboli delle cose perdute di vista"

N.B.: Le foto di scena, di Fabio De Stefano, sono una gentile concessione dell'Ufficio Stampa del Teatro Flaiano.

Conferenza Stampa-G.Russo-M.Veneziani-   C.Bucci-I.Della Portella
R.Pazzaglia e G.Russo

 

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