Affascinante, toccante
e nello stesso tempo divertente il modo
in cui a Roma, nella "sua Roma",
nei giorni scorsi è stato ricordato
il grande scrittore, sceneggiatore e giornalista
Ennio Flaiano,
nato nel 1910 e scomparso nel 1972. La sera
del 18 Gennaio 2002, il Teatro che porta
il suo nome e dove negli anni '40 (quando
si chiamava "Teatro Arlecchino")
furono rappresentati "La
donna nell'armadio", "La
guerra spiegata ai poveri" e
un abbozzo de "Il
caso Papaleo" che diedero origine
al "teatro tascabile",
ha mandato in scena un delizioso spettacolo
intitolato "Forse
con il tempo conoscendoci peggio"
(sarà replicato fino 24 Febbraio),
ispirato da un aforisma che rappresenta
Flaiano non solo come scrittore, intellettuale
attento, graffiante, profondo conoscitore
della psiche umana,di cui seppe descrivere
le più svariate contraddittorietà,ma
anche come acuto ed ironico osservatore
del suo tempo e "precursore" del
nostro per essere riuscito, complice anche
il poliedrico uso della parola non imbrigliata
da preordinati schemi mentali , a trattare
in anticipo tematiche attuali ed a fotografare
una società che si ripete sempre
nei riti e nei costumi.
Io credo soltanto
nella parola- scriveva Flaiano- La
parola ferisce, la parola
convince, la parola placa. Questo
per me, è il senso dello scrivere.
 |
 |
Per rendere omaggio alla
sua memoria, Rosetta
Flaiano, vedova dello scrittore (come
collaboratrice), Gianna
Volpi (Adattamento teatrale), Rossana
Patrizia Siclari (Regista), Tiziano
Fario (Scene), Tina
Nicoletta (Musiche originali), Gabriella
Lo Faro (Costumi), gli attori Roberto
Antonelli, Simona
Ciammarucono,
Alessandra Arcidiacono,
Lamberto Dorigo,
Alberto Mosca,
Alessandro Scarletti, Ludovica Andò,
Gaia Russo Frattasi, con la collaborazione di
Rosetta Rota, vedova della dello scrittore, hanno
realizzato quest'importante iniziativa nell'intento
di contribuire alla costruzione di un Nuovo Progetto
per la Cultura, finalizzato a neutralizzare la
massificazione purtroppo sempre più imperante
in questo campo. Prima dello spettacolo una conferenza
stampa ha solennizzato l'evento e consentito ad
ognuna delle personalità intervenute (Riccardo
Pazzaglia e
Giovanni Russo, entrambi giornalisti
e scrittori, Marcello
Veneziani, editorialista de "Il
Giornale", Claudio
Bucci, Presidente III Commissione Permanente
Cultura della Regione Lazio, Dott.ssa Ivana
Della Portella,
Consigliere Co-munale, intervenuta con l'incarico
di rappresentante del Sindaco Veltroni, il Dott.
Rossi, Rettore dell'Università
di Teramo e Rossana Siclari
che cura la Direzione Artistica del
Teatro Flaiano) di poter "raccontare"
Flaiano dal proprio punto di vista. L'atto conclusivo
è stato una medaglia d'argento del Presidente
della Repubblica, Carlo
Azeglio Ciampi , data alla Sig.ra Rosetta
Flaiano come testimonianza dell'affettuoso omaggio
reso alla memoria di un eccezionale talento.
MARIA ROSARIA SANGIUOLO
"Note sulla
ricerca e sull'adattamento del testo:
"FORSE COL TEMPO CONOSCENDOCI PEGGIO"
Bisogna tornare ai fondali carta
alle porte che non chiudono,
al suggeritore sotto la cupola,
alle luci della ribalta,
alla sonaglieria della carrozza in arrivo:
Bisogna vedere un pezzetto di pompiere tra
le quinte.
All'alzarsi del sipario, due camerieri spolverano
i mobili
e parlano dell'antefatto.
Lasciate andare avanti il cinema, avido
di cose reali,
il Teatro deve essere falso e affascinante.
Nel Teatro si ritrovano i simboli delle
cose perdute di vista"