19/07/2002



 


 
Fausto Sarli
"Geometria della Passione"
 Fausto Sarli con Mario Boselli  Il Maestro Sarli e Roberto D'Arrigo
La Collezione Autunno-Inverno 2002-2003 ha sfilato nella fastosa cornice del Vittoriano
Il Vice Sindaco E.Gasbarra e F.Sarli tagliano il nastro d'inaugurazione-F.to M.R.Sangiuolo

Il Maestro Fausto Sarli e il Vice Sindaco Enrico Gasbarra inaugurano la mostra

"50 anni di Stile"

 

L'Haute Couture romana parte lancia in resta alla riscossa. La neocostituita agenzia Alta Roma ha sfoderato la determinazione più grintosa facendo inaugurare la kermesse estiva di presentazione delle Collezioni Autunno - Inverno 2002 a Fausto Sarli, uno dei capostipiti più illustri su cui poggia l'edificio monumentale dell'Alta Moda italiana. Si è configurato uno scenario da kolossal cinematografico la sera del 13 Luglio sul piazzale del Campidoglio dove il defilè del Maestro, d'origine partenopea, ha prodotto la sua sontuosa performance, sia per la spettacolare grandiosità della cornice candidamente marmorea del Vittoriano sia per l'impiego di luci viranti dal verde intenso all'azzurro che hanno esaltato lo sfondo caricando d'intensità cromatica i rilievi magnificenti delle statue e la liscia immensità delle superfici piane. La caratteristica dello stilismo di Sarli, com'è noto, è costituita dalla costruzione di forme geometriche, ma in quest'occasione il Maestro ha arricchito il suo sintagma tematico declinandolo in una serie di particolarizzazioni scaturite dal suo spiccato desiderio di condurre una sperimentazione materica finalizzata alla valorizzazione della bellezza femminile attraverso la ricerca di soluzioni formali volte ad enfatizzare la prorompenza della passione e a mettere in primo piano l'imperiosità ineluttabile dei dictat imposti dalla Legge del Desiderio. Quest'anno a dominare sono i tagli sartoriali a triangolo, privi comunque di angolosità dissonanti con la grazia femminile, elaborati in soprabiti simili a redingote tardo - settecentesche di colore prevalentemente nero. La donna concepita da Fausto Sarli non desidera più lasciarsi sedurre, ma ama sedurre ed è tesa a sovvertire l'inveterata regola sociale che la costringe ad una compunta passività appropriandosi dei panni di Casanova, icona classica del conquistatore e modello di riferimento dei comportamenti maschili dal XVIII secolo in poi. La lezione del Maestro si condensa quindi in una scelta stilistica che, memore dello spirito libertario della Rivoluzione Francese del 1789, base ideale di tante altre rivoluzioni successive anche nel costume, invita la donna a dotarsi di un abbigliamento che denoti sicurezza di sé e nelle capacità personali di affermazione. Le componenti di aggressività nella sfida amorosa si evidenziano nella presenza di prominenze appendicolari alludenti a lame affilate, in cui si riconosce ancora una simmetria di tipo geometrico, disposte attorno al collo, oppure sporgenti da gonne di satin morbide. Giacche rigide con spalle ampie e rinforzate discendono stringendosi alla vita e sormontano, per contrasto, ora soffici trasparenze di pizzo maliziosamente insinuanti ora pantaloni di tessuto fluido finemente ricamati oppure shorts audaci costellati di luccichii. Il mosaico di riferimenti prosegue con una contaminatio di citazioni comprendente anche ammiccamenti al look anni '80 di Madonna e a motivi punk che non stridono affatto con le impostazioni di tipo classico di cui abbiamo parlato, anzi ne aggiornano i contenuti di trasgressione traducendole in versione postmoderna. La linea di abiti da sera, esaltati dall'originalità e dalla ricercarezza delle ultime realizzazioni dell'arte orafa Damiani, si affida ad un gioco sottile di plissettature suggerendo atmosfere un po' retrò all'insegna di una vaga nostalgia che solleciti potenti languori emozionali ulteriormente accentuati dall'accostamento delle tonalità del rosso e del bianco con il nero. Compaiono anche tuniche in mikado, uno dei tessuti prediletti da Sarli, di forma trapezoidale su pantaloni-gioiello. Taffetà a righe si uniscono a creazioni in seta e velluto, mentre sui decolletè trionfano preziose decorazioni floreali emananti lampi luminosi. Eterogenea la morfologia degli abiti da sposa. Tutti molto eleganti, sembrano evocare impressioni di regalità smagliante e si articolano nelle varianti del lungo o del corto, quest'ultimo munito di un originale velo 'a campana'. Una parterre entusiasta ha tributato una vera e propria ovazione allo spettacolo indimenticabile offerto dalla sfilata di Fausto Sarli che al termine dell'evento è stato insignito di un premio dal Vice Sindaco, Enrico Gasbarra, ed ha ricevuto i complimenti del Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Mario Boselli. Hanno conferito lustro alla serata con la loro presenza Antonella Elia, Rita Dalla Chiesa, l'imprenditrice Nicoletta Fiorucci, le giornaliste Rai Rosanna Cancellieri e Stefania Giacomini, la Contessa Patrizia De Blanc, Massimo Gargia, Jo Squillo, il Dott. Massimo Gargia, l'attrice Rita Caldana e molti altri. Spenti i riflettori exeunt omnes, ma non senza che il ricordo dell'inconfondibile raffinatezza delle creazioni Sarli sia rimasto impresso stabilmente nella memoria di tutti i fortunati spettatori che hanno avuto il privilegio di ammirarli.

ROBERTO D'ARRIGO

 

Antonella Elia Rita Dalla Chiesa Nicoletta Fiorucci Rosanna Cancellieri

 

TESSUTI: Ricamificio Vema, Gamma Seta, Forster Willi, Ricamificio Lusi.

ACCONCIATURE: Adalberto Vanoni-Aldo Coppola per l'Oreal Professionel Luciano Squeo.

GIOIELLI: Damiani-Boutique Roma -Via Condotti.

SCARPE: Mario Bologna.

CALZE: Fogal

MUSICA E REGIA: Carlo A.Terranova


Il servizio fotografico è stato realizzato da Maria Rosaria Sangiuolo

 

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