26/7/2003



 


Roma 12 Luglio 2003
Collezione Sarli-Autunno Inverno 2003- Cliccare per ingrandire la foto
GLI "ANNI RUGGENTI" di FAUSTO SARLI
Lorenzo Riva (al centro-Cliccare per ingrandire Cliccare per ingrandire la foto Fausto Sarli con Roberto D'Arrigo-Cliccare per ingrandire
Collezione Autunno-Inverno 2003/04

A poche ore di distanza dall'inaugurazione ufficiale della kermesse estiva predisposta da Alta Roma, Fausto Sarli ha concesso il suo avvallo spirituale dando inizio alla celebrazione della Cappotto Sarli Collezione Autunno-Inverno 2003-Cliccare per ingrandiresettimana dedicata alla "liturgìa laica" della Moda con la presentazione delle sua collezione per l'Autunno-Inverno 2003/04. La sua investitura a "Sommo Pontefice" della casta sacerdotale degli Stilisti e lo ieratico prestigio che gli appartiene gli conferiscono il pieno diritto di formulare le regole canoniche dell'Estetica sulle quali saranno modellati i paramenti sacri che adorneranno Bellezza, Fascino e Seduzione, le tre eterne Muse ispiratrici che governano le tendenze dell'Arte e del Costume.Tendenze e linee guida che ha voluto illustrarci in una sequenza di 'immagini', di fotogrammi scattati in quei maliziosi luoghi della memoria dove albergano le radici del desiderio ed i principi della trasgressione. Egli ha inteso trarle da quelle due epoche di passaggio che sancirono il sovvertimento di consuetudini inveterate, ormai asfittiche, sostituendo in loro vece il fiero sgorgare di fresca linfa vitale tanto nei contenuti quanto nelle forme: gli anni del Liberty e gli anni '70. Due periodi della nostra storia scanditi dal leit-motiv di una travolgente furia iconoclasta ed ulteriormente accomunati dal revival che proprio negli anni '70 si fece degli indimenticabili anni '20, a pieno titolo proclamati "ruggenti". Il salone principale dell'ex mattatoio di Testaccio è stato designato come tempio prescelto per l'esibizione in passerella di queste Icone colte in attimi fuggenti dal Maestro Sarli con l'atteggiamento sensibile di un pittore impressionista attento a 'fissare' su tela la contingenza dei momento e le vaporosità dei ricordi. L'ambientazione in una struttura architettura realizzata agli inizi del'900, attraversata all'interno da file di massicce colonne metalliche unite alla sommità da travature simili a binari ferroviari di colore nero sullo sfondo di pareti bianche, c'è sembrata una scelta rispondente in modo egregio all'esigenza dello stilista di creare atmosfere retrò ed ironica espressione della volontà di portare la Moda al di fuori degli spazi istituzionali. Un ricorso al passato per superare il passato. Quindi non una mera operazione di recupero dal sapore vintage, ma la rielaborazione di forme e stili che a loro tempo furono simbolo d'innovazione rivoluzionaria ora nuovamente proposte in versione aggiornata da Fausto Sarli con l'intento del narratore, dell'autore di romanzi storici che ci racconta di vizi e virtù di generazioni passate per fare allegoria del presente. Inoltre un'affettuosa rilettura che renda un doveroso omaggio a maestri di prima grandezza come Barbieri, Mulas, Penn, Avedon e Bailey, creatori di 'figure sacre' quali Veruska, Benedetta Barzini, Marisa Berenson. Il primo capitolo della narrazione è stato dato dalla linea da giorno, una serie di tailleur di piccole dimensioni in cachemire double dalle maniche ad anelli modulari, per una donna stile "swing". Gonne in lana intrecciata a telaio, soprabiti prevalentemente nelle tonalità del grigio in tweed e bouclé a trama sfilata sormontate da colli in frange di lana. Spettacolari gli avvolgenti mantelli in rafia e mohair di forma triangolare. Cappotti lunghi composti con sbiechi di tessuto ed arricchiti da colli imponenti. Hanno fatto seguito i modelli previsti per la gran sera. Maliziose leggerezze trasparenti stile charleston che scoprono le gambe, evanescenti setosità decorate che si estendono all'intera silhouette; scollature vertiginose che s'insinuano oltre il punto vita. Tuniche caftano decorate di giada e cristallo ed abiti mosaico in paillettes opache. Infine l'abito da sposa, trionfante nel suo candido splendore, composto da pieghe sovrapposte che si articolano in una formazione conica. La collezione ha suscitato le più entusiastiche reazioni del pubblico presente. Il dott. Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale dell'Alta Moda, ha lungamente applaudito al termine del defilè, così come calorose dimostrazioni di stima ed ammirazione sono state corrisposte da Stefano Dominella, presidente di Alta Roma, e dall'amico e collega Lorenzo Riva. Tra gli altri ospiti d'eccezione che hanno assisto all'evento si possono annoverare Micol Fontana, Angela Melilli, Paola Quattrini, la contessa Patrizia de Black, il principe Guglielmo Giovannelli. La serata è proseguita con un ricevimento all'aperto, nel cortile dell'edificio, dove molti dei presenti hanno fatto a gara per complimentarsi con il Maestro al suo apparire all'esterno.

ROBERTO D'ARRIGO

La manifestazione si è svolta con la collaborazione di

MACRO

TESSUTI: LAGATTOLA, GAMMASTA, RICAMIFICIO VEMA, RICAMIFICIO LUSI.HUREL, BUCOL

ACCONCIATURE:ADALBERTO VANONI-ALDO COPPOLA PER L'OREAL PROFESSIONEL

ART DIRECTOR: CARLO A.TERRANOVA

REGIA SHOW: MAZZINI EVENTI

TRUCCO: LUCIANO SQUEO

SCARPE: SARLI COUTURE

www.sarlicouture.com

 

 

 

Politica-Cultura

© 2001, 2002 vtservice.it - tutti i diritti riservati.

Società-Arte