A
poche ore di distanza dall'inaugurazione ufficiale della
kermesse estiva predisposta da Alta
Roma, Fausto Sarli
ha concesso il suo avvallo spirituale dando
inizio alla celebrazione della
settimana
dedicata alla "liturgìa
laica" della
Moda con la presentazione delle sua collezione
per l'Autunno-Inverno 2003/04.
La sua investitura a "Sommo
Pontefice" della casta
sacerdotale degli Stilisti e lo ieratico
prestigio che gli appartiene gli conferiscono il pieno
diritto di formulare le regole canoniche dell'Estetica
sulle quali saranno modellati i paramenti sacri che
adorneranno Bellezza,
Fascino e Seduzione,
le tre eterne Muse ispiratrici che governano le tendenze
dell'Arte e del Costume.Tendenze e linee guida che ha
voluto illustrarci in una sequenza di 'immagini', di
fotogrammi scattati in quei maliziosi luoghi della memoria
dove albergano le radici del desiderio ed i principi
della trasgressione. Egli ha inteso trarle da quelle
due epoche di passaggio che sancirono il sovvertimento
di consuetudini inveterate, ormai asfittiche, sostituendo
in loro vece il fiero sgorgare di fresca linfa vitale
tanto nei contenuti quanto nelle forme: gli anni del
Liberty e gli anni
'70. Due periodi della nostra storia scanditi
dal leit-motiv di
una travolgente furia iconoclasta ed ulteriormente accomunati
dal
revival
che proprio negli anni '70
si fece degli indimenticabili anni
'20, a pieno titolo proclamati "ruggenti".
Il salone principale dell'ex mattatoio di Testaccio
è stato designato come tempio prescelto per l'esibizione
in passerella di queste Icone colte in attimi fuggenti
dal Maestro Sarli
con l'atteggiamento sensibile di un pittore impressionista
attento a 'fissare' su tela la contingenza dei momento
e le vaporosità dei ricordi.
L'ambientazione in una struttura architettura realizzata
agli inizi del'900, attraversata all'interno da file
di massicce colonne metalliche unite alla sommità
da travature simili a binari ferroviari di colore nero
sullo sfondo di pareti bianche, c'è sembrata
una scelta rispondente in modo egregio all'esigenza
dello stilista di creare atmosfere retrò ed ironica
espressione della volontà di portare la Moda
al di fuori degli spazi istituzionali. Un ricorso al
passato per superare il passato. Quindi non una mera
operazione di recupero dal sapore vintage, ma la rielaborazione
di forme e stili che a loro tempo furono simbolo d'innovazione
rivoluzionaria ora nuovamente proposte in versione aggiornata
da Fausto Sarli con l'intento del narratore, dell'autore
di romanzi storici che ci racconta di vizi e virtù
di generazioni passate per fare allegoria del presente.
Inoltre un'affettuosa rilettura che renda un doveroso
omaggio a maestri di prima grandezza come Barbieri,
Mulas, Penn,
Avedon e Bailey,
creatori di 'figure sacre' quali Veruska,
Benedetta Barzini, Marisa
Berenson. Il primo capitolo della narrazione
è stato dato dalla linea da giorno, una serie
di
tailleur
di piccole dimensioni in cachemire double dalle maniche
ad anelli modulari, per una
donna
stile "swing". Gonne in lana intrecciata a
telaio, soprabiti prevalentemente nelle tonalità
del
grigio in tweed e bouclé a trama sfilata sormontate
da colli in frange di lana. Spettacolari gli