Lo slogan del Secondo
incontro delle Famiglie Storiche Europee: storia,
arte, spiritualità nelle tradizioni familiari
europee tenuto a Macerata il 27 ed il 28 marzo
2004 nella Società Filarmonica di Macerata
è stato: “Un
abbraccio a Macerata ed al suo territorio”.
Promosso dall’Associazione Culturale “Bichi
Reina Leopardi Dittajuti”,
con prestigiose adesioni i
nternazionali
e nazionali, Pontificio Consiglio della Cultura,
UNESCO, Commissione Nazionale Italiana,
Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Comune e Provincia di Macerata, Regione
Marche ha presentato relazioni
di carattere storico-nobiliari avvalendosi della
collaborazioni di studiosi molto conosciuti nella
disciplina araldica. Ad introdurre le conferenze
è stato Maurizio
Bettoja, Vice presidente della
Società Studi Araldici oltre che segretario
dell’Associazione Internazionale
UNA VOCE,
conosciuta come uno dei
capisaldi del tradizionalismo cattolico,
seguito dall’Onorevole Alberto
Lembo, già vice presidente
della Commissione consultiva sugli Ordini
Cavallereschi presso il Cerimoniale della
Repubblica che ha sviluppato il tema “Gli
Ordini Cavallereschi nella realtà contemporanea”.
Ha concluso il giro delle conferenze il marchese
tedesco Wolf von
Trotha che ha dettagliatamente
relazionato sul recupero dei beni di famiglia
trafugati dal castello durante il regime nazista,
prima, e comunista poi. Fra i personaggi che sono
stati presenti a Macerata, anche in vista di future
collaborazioni basate sul turismo culturale, il
rappresentante dell’UNESCO, Prof. Vincenzo
Pellegrini, le Principesse Camilla
ed Eleonora
d’Asburgo, venute appositamente da Vienna e da
Francoforte, per la prima volta nelle Marche,
ed il musicologo Barone
Nicolas Schneider. Molto attesa
la partecipazione, del Generale Ugo
Zottin, Comandante del Nucleo
Carabinieri Tutela del Patrimonio Artistico
che, rivolgendosi agli spettatori, ha dato l'annuncio
dell'imminente apertura nella Città di
Ancona di una sede operativa rivolta alla Regione
Marche con lo scopo di salvaguardare le tante
opere d'arte presenti nel territorio regionale.
Per la prima volta nelle Marche anche il Presidente
dell’Associazione Italiana Tutela Memorie
Storiche, Avv. Giuseppe
Izzo che collabora attivamente
con le forse dell’ordine per la salvaguardia del
patrimonio artistico nazionale. Agli ospiti citati
si sono aggiunti anche numerosi esponenti di famiglie
Nobili italiane e straniere, fra cui le Principesse
Massimo di Roma, i Marchesi Frangipane
di Joannis (Udine), Talamo,
De Felici del Giudice,
Luca Dazio,
Murena,
i Conti Degli Oddi,
Pucci della Genga,
Lozzi,
il delegato dello SMOM
,
Delegazione
di Macerata, Francesco
Nobili Benedetti etc; tutti accolti
nei locali della Filarmonica di Macerata
assieme ai molti esponenti dell’aristocrazia marchigiana,
dal Sindaco di Macerata, Dott. Giorgio
Meschini, dal Presidente
dell’Ente Filarmonica, Dott. Giovanni
Battistelli
e dal Presidente dell’Associazione
Principessa Maddalena
Invitti di Conca. Al completo
anche la stampa locale ed alcuni giornalisti italiani
e stranieri appositamente venuti per l’occasione.
A fare pure gli onori di casa il Presidente della
Camera di Commercio di Macerata, Dott. Giuliano
Bianchi e della Banca delle Marche,
il Marchese Dott. Lauro
Costa. Da Genova il rappresentante
dell’antica famiglia maceratese Mollucci de Muluci,
che ebbe nel vescovo di Macerata Beato Pietro,
il suo più illustre antenato locale. Massimo
Mollucci ha visitato anche la
Cattedrale di Macerata e prossimamente offrirà
alla Città la prossima pubblicazione sul
Beato Pietro e la storia ecclesiastica medioevale
di Macerata. Presente anche l’architetto Fabio
Mariano con la sua ultima pubblicazione
eseguita per l’inaugurazione della mostra sull’Architetto
neoclassico Ireneo
Aleandri (Cfr http://www.ireneo.aleandri.sinp.net/)
.
A tutti è stato offerto il Concerto, molto
atteso, diretto dal Maestro
Lorenzo Di Bella, realizzato con
l’Orchestra Pro
Arte Marche di Pesaro e due solisti
giovanissimi : il violoncellista Alberto
Casadei e la pianista Ottavia
Maria Maceratini che hanno interpretato
il Concerto “La Vienna di Haydn e di Mozart”
- Haydn concerto n° 1 in Do Maggiore per violoncello
e orchestra
Mozart concerto n°12 in La Maggiore per pianoforte
e orchestra K. 414
Direttore e Concertatore : LORENZO DI BELLA
Gli Artisti sono stati lungamente applauditi dal
pubblico .
Anche la direzione e la preparazione dell’Orchestra,
affidata al noto pianista Lorenzo Di Bella, è
stata molto apprezzata.
Gli spettatori, quasi trecento, hanno affollato
lo stupendo teatro nel già palazzo seicentesco
Bourbon del Monte, di recente restaurato.
Domenica 28 marzo
l’invitabile tuffo nello splendore medioevale:
l’abbazia cistercense di Chiaravalle di Fiastra,
fondata nel: 1142 (Cfr. http://www.cistercensi.info/abbazie/abbazie.
asp?ab=26&lin=it ) che nel settembre 2005
festeggerà gli ottocento anni della consacrazione
della grande certosa dedicata alla Vergine Annunziata.
E’ stato il modo per ribadire che non si
può
concepire il concetto di nobiltà senza
l’esaltazione della Croce e della Cristianità:
difatti il nobile ed il cavaliere, per definizione,
dovevano essere a servizio dei più poveri
e della Comunità. Per questo abbiamo visto
principesse, marchesi e conti inginocchiati sul
freddo pavimento dell’Abbazia durante la Messa,
con canti, rigorosamente in latino, celebrata
dal Padre cistercense
Padre Giovanni Frigerio che oltre
alla liturgia condivide, a partire dalle quattro
del mattino, con i suoi confratelli la dura regola
monastica basata sul lavoro dei campi e la preghiera.
I canti, della polifonia rinascimentale italiana,
stupendamente eseguiti dalla corale della vicina
Urbisaglia, sotto la direzione della giovanissima
Tiziana Muzi,
hanno impreziosito la celebrazione in un clima
molto mistico. (Cfr
http://www.urbisaglia.com/index.asp ) La vicinissima
Urbisaglia, dai ricchi reperti romani, alcuni
die quali impiegati, come era d’uso, dai monaci
cistercensi per costruire la nuova Abbazia, viene
citatata da Dante nella Divina Commedia ( Il Sommo
poeta si riferiva alla Urbs Salvia, ormai declinata
progressivamente dagli antichi splendori, e ridotta
ad un semplice agglomerato di misere casupole,
edificate vicino alle vestigia degli antichi monumenti.
Dalla visione di questo stridente contrasto, poeta
DANTE ALIGHIERI
(1265-1321), trasse amare considerazioni
sulla caducità delle umane vicende nel
canto XVI del Paradiso:
"Se
tu riguardi Luni ed Urbisaglia
come son ite, e come se ne vanno
diretro ad esse Chiusi e Senigaglia
Udir come le schiatte si disfanno
non ti parrà nuova cosa ne forte,
poscia che le cittade termine hanno"
Dal 1985, anno in cui, dopo secoli di assenza,
i monaci cistercensi ritornarono “amati e
desiderati da tutti” (come si legge in una
lapide posta all’interno dell’abbazia) è
avvenuto un vero e proprio miracolo: ogni giorno,
particolarmente nei giorni festivi, da tutti i
paesi limitrofi, ma anche dalla più lontana
costa, centinaia di automobili si riversano negli
ampi parcheggi, ricavati a latere della famosa
e vastissima Riserva del bosco, che abbraccia
ben quattro comuni, http://www.parks.it/riserva.statale.abbadia.fiastra/par.html,
per portare interi nuclei familiari ad abbeverarsi
della semplicità e dell’essenzialità
monastica. Ormai sono necessari dei servizi d’ordine
per regolare lo straordinario flusso festivo.
Ad illustrare la storia dell’Abbazia, che nel
1773 fu comprata dai Principi
Giustiniani Bandini è stato
il rappresentante della famiglia il Nob. Prof.
Roberto Massi Gentiloni
Silverj, amministratore all’omonima
Fondazione, assai benemerita perché ha
recuperato l’immenso patrimonio boschiero ed artistico
attraverso la promozione di restauri e di valorizzazione,
che per volere dell’ultima Principessa, Donna
Sofia, è subentrata alla Famiglia dopo
la sua morte avvenuta senza eredi (Il 4 Novembre
1918 rendeva l'anima a Dio il Principe Sigismondo
Giustiniani - Bandini, Duca di Mondragone). Volle
essere sepolto nella sua cara Abbazia di Chiaravalle
di Fiastra accanto ai suoi amati contadini. La
sorella, donna Sofia Giustiniani - Bandini, sposa
del Conte Gravina (1888-1977) non avendo avuto
figli, in ossequio ai desideri del fratello, espressi
nel testamento redatto il 15 Agosto 1917, ha istituito
la Fondazione Giustiniani - Bandini con lo scopo
di amministrare l'enorme proprietà che
si estende in ben cinque comuni in Provincia di
Macerata. Gioiello incastonato nella proprietà
è l'Abbadia
Circerstense di Fiastra, che dal
1985 ha nuovamente una Comunità di Monaci
che ha ridato un'impronta di grande spiritualità
a tutta la zona
http://www.associazioneleopardi.it In seguito
una parentesi di giusto sapore turistico del Presidente
della Camera di Commercio di Macerata, Dott. Giuliano
Bianchi, che ha illustrato ai
partecipanti le attività produttive del
maceratese. Lo scorso anno erano stati visitati
i resti dell’Abbazia di Santa Maria a piè
di Chienti a Porto Recanati, distrutta
da Napoleone
e trasformata in Villa per il soggiorno estivo
della sorella Paolina
nonché dote nuziale per il matrimonio con
il Principe Borghese
(Cfr http://www.portorecanatiturismo.it/citta/ristart/chiese/chie01.html
).
PER INFORMAZIONI
0733 960561, segreteria telefonica,
anche fax info@associazioneleopardi.it
Andrea
Monaldo Carradori Soprintendente
dell' Associazione Culturale
“Bichi
Reina Leopardi Dittajuti”