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18/04/2009

Teatro dell'Opera di Roma

Les Ballets Russes /1

Les Sylphides - Cleopatre - Les Biches- L'uccello di fuoco

Nella ricorrenza del centenario della rivoluzionaria compagnia, fondata da Sergej P. Diaghilev, il Teatro dell'Opera di Roma ha messo quest'anno in cartellone tre cicli di spettacoli per un totale di quindici recite, dal 9 aprile fino al 3 maggio. Protagonisti di questo atteso ed importante evento artistico: il Corpo di Ballo, diretto da Carla Fracci, Orchestra dell'Opera diretta dal maestro David Coleman e tantissimi ospiti internazionali del valore di Alexandra Iosifidi, Irma Nioradze e Stephanie Roublot, di Massimo Garon, Gheorghe Iancu, Ylia Kouznetsov, Jose' Martinez e Alessandro Molin, insieme con le due e'toile romane Laura Comi e Mario Marozzi e con i primi ballerini Gaia Straccamore, Riccardo Di Cosmo e Alessandro Tiburzi. Tre i cicli di recite: dal 9 all'11 aprile cinque balletti, i primi tre non rappresentati da decenni: Les sylphides, Cle'opa'tre, Les biches, Il cappello a tre punte, L'uccello di fuoco. Ed a questi, con la sola eccezione de Il Cappello tre punte, che fa riferimento l'allegato VTSvideoWeb realizzato sabato 11. Visionando il filmato potrete apprezzare le magnifiche e suggestive scenografie ed il grande talento dei vari ballerini da Laura Comi e Massimo Garon in Les Sylphides, a Gaia Straccamore in Cleopatre, da Riccardo Di Cosmo e Laura Comi in Les Biches, a Irma Nioradze e Mario Marozzi in L'Uccello di Fuoco. Da venerdi' 17 fino a mercoledi' 22 aprile, poi, e' in programma Pulcinella, La Chatte, Parade, Le Sacre du Printemps. Da martedi' 28 aprile fino a domenica 3 maggio, infine, il programma prevede She'he'razade, Jeux, L'apre's-midi d'un faune, Petruška.

NOTIZIE UTILI da "UNA BREVE NOTA da leggere prima di alzare il sipario..." a cura di ALBERTO CERVI

Les Sylphides ( Musica di Frederick Chopin) esordì nel corso del secondo programma dei Balletti Russi al Theatre du Chatelet di Parigi il 2 giugno 1909. In realtà il suo coreografo Mikhail Fokin, primo riformatore in senso maggiormente espressivo della danza, si limitò per l'occsione a rielaborare una sua creazione del 1907 andata in scena a San Pietroburgo con il titolo Chopiniana, in quanto basata su alcune composizioni di Chopin riorchestrate da Alexander Glazunov. Sottotitolato "Fantasticheria romantica", è anche il primo esempio di un balletto di tipo concertante, cioà senza trama, che vuole ricreare in questo caso le magiche atmosfere dei "ballets blancs" dell'Ottocento, una creazione da alcuni definita neoromantica, un omaggio sottilmente ironico all'arte di Maria Taglioni e del suo personaggio simbolo, la Silfide dal lungo, candido tutù. La prima italiana de Les Sylphides risale proprio a quel 13 maggio del 1911che segnò il debutto dei Balletti Russi a Roma, interpreti principali Tamara Karsavina e Vaslav Nizinskij.

Cleopatre (Musica di Anton Arenskij) venne presentato nel secondo programma dei Balletti Russi a Parigi unel 1909; si trattava ancora della revisione di un lavoro di Fokin appena concepito l'anno precedente a San Pietroburgo, Una Notte d'Egitto, avventura dai risvolti erotici della mitica regina con uno suo schiavo, tratto da Puskin, con musiche di autori vari e l'interpretazionenei ruoli principalidi Anna Pavlova, Olga Preobrajenska e Vaslav Nizinskij. Per l'edizione parigina scene e costumi furono ideati da Leon Baskt e nel ruolo del titolo subentrò Ida Rubinstein, discutibile figura di danzatrice, ma donna di grande sensualità e fascino ambiguo, che per una stagione solo fece parte della compagnia di Djagilev. La prima italiana fu sempre quella di Roma nel maggio del 1911. Cleopatra restò nel repertorio dei Balletti Russi ancora per qualche anno prima di scomparire dalla scena; la ricostruzione attuale operata da Viatcheslav Khomyakov è quindi una novità assoluta.

Les Biches (letteralmente: Le Cerbiatte - Musica di Francis Poulenc) è un curioso balletto senza una vera e propria narrazione, ma con delle evidenti ed ironiche allusioni, che sembra sia stato ispirato per la parte musicale a Francis Poulenc dalla visione di un quadro di Watteu raffigurante il Re Sole ed alcune dame nel "parco delle cerbiatte" presso il castello di Versaillles. Diagilev, volendo utilizzare quella musica per un balletto, ne affidò la coreografia a Bronislava Nizinska, sorella del celebre Vaslav, e come lui interprete e coreografa decisamente anticonformista, che ne fece un testo di tutt'altro sapore nell'immaginare delle giovani donne che ricevono alcuni amici per una festicciola dai piccanti risvolti. In effetti, al di là della raffinatezza dell'allestimento, scene e costumi di Marie Laurencin, e della correttezza del vocabolario classico utilizzato per i passi, è facile intravedere nella sagace espressività della Nizinska garbati e vari intrecci sessuali in questo che potrebbe considerarsi a tutti gli effetti un balletto "neoclassico". Ella stessa, prima, alla prima del 6 gennaio 1924 a Montecarlo, danzò nel ruolo della " padrona di casa" e poi nel 1969 ne curò al Teatro dell'Opera la prima romana.

L'Uccello di Fuoco (Musica di Igor Stravinsky) andato in scena per la prima volta al Teatro dell'Opera di Parigi il 25 giugno del 1910, è la prima creazione de I Balletti Russi totalmente originale per libretto, musica e coreografia. Il libretto scenico, che elaborava una antica favola russa, era dello stesso coreografo, Mikhail Fokin, il ricco allestimento del pittore Aleksandr Golovin, per i costumi collaborò Leon Bakst e per la musica Diagilev affidò l'incarico ad un giovane misconosciuto compositore, allievo di Rimskij-Korsakov, che lo aveva ben impressionato per alcune piccolecreazioni, Igor Stravinskij. Al debutto danzarono Tamara Karsavina, Vaslav Nizinskij ed Enrico Cecchetti nei ruoli principali, quest'ultimo fu presente anche nella prima italiana al Costanzi il 9 aprile 1917. La fortuna di questo balletto fece sì che fosse ripreso innumerevoli volte e rifatto da molti altri coreografi compreso Aurel Milloss nel 1980 proprio per il Balletto dell'Opera di Roma. La versione attualmente nel repertorio della Compagnia è invece una attenta e fedele ricostruzione di quella originale di Fokin nel 1910.

Il video proposto in questo file è in due versioni (una su YOUTUBE e dunque sempre presente, e l'altra, scaricabile, sul nostro server solo per il periodo della pubblicazione mensile)

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